San Salvo

San Salvo è una località dell’Abruzzo sud-orientale, situata a 100 m. s.l.m. e a 4 km. dall’Adriatico, sulle cui rive si estende la sua pregevole spiaggia.

Già dalla Preistoria, sul territorio oggi comunale, sorgevano capanne e piccoli nuclei abitativi. In età storica, durante la civiltà italica (VI-III sec. a.C), vi si strutturarono alcuni villaggi che, in età romana (I sec. a.C. – IV sec. d.C.), attraverso un processo di sinecismo, diedero luogo ad una importante realtà urbana, dotata di foro, di cospicui edifici pubblici e privati (dai rivestimenti e pavimenti spesso marmorei o musivi), di acquedotto ipogeo e di terme.

Nell’Alto Medioevo, l’abitato romano venne abbandonato (V-VI sec.). Sui suoi ruderi si insediarono i monaci benedettini che, nel IX secolo, edificarono la chiesa e il monastero di Santo Salvo, intorno al quale sarebbe sorto un nuovo, piccolo abitato omonimo. Nel XIII secolo, i cistercensi fondarono nell’agro la potente abbazia di San Vito del Trigno, che nel secolo seguente si sarebbe fusa con il monastero di Santo Salvo trasformandosi in Abbazia dei SS. Vito e Salvo.

Dopo la crisi del monachesimo cistercense, il feudo abbadiale venne retto, fino ad oltre la metà del Settecento, da abati commendatari residenti quasi sempre a Roma, Siena o in altre città. Nel corso del Cinquecento, la ripresa economica consentì un aumento della popolazione, che si sarebbe tuttavia arrestato durante la crisi del Seicento. Il paese sarebbe tornato a crescere solo nel corso del Settecento, quando i suoi abitanti, dai circa 450 del 1742, salirono ai 1.124 del 1803 per raggiungere infine i 2.727 nel 1901.

Durante l’Ottocento e la prima metà del Novecento, le attività economiche principali erano ancora l’agricoltura (in via di specializzazione) e l’allevamento; mentre l’artigianato e il commercio restavano in gran parte legati alle richieste del settore primario. Dal 1962, San Salvo e la bassa valle del Trigno hanno tuttavia conosciuto un intenso processo di industrializzazione e di sviluppo turistico, che hanno prodotto una sensibile diversificazione produttiva e un notevole sviluppo urbanistico. La popolazione è così passata dai 4.503 abitanti del 1961 ai 15.587 del 1991 e ai circa 20.000 di oggi. Il riconoscimento dello Stato è giunto nel 1987, quando San Salvo ha ricevuto il titoto di “Uno dei Cento Comuni d’Italia” a più intensa crescita economica e demografica.

Il presente e il futuro di San Salvo sono dunque strettamente legati ad un ritrovato suo ruolo nella produzione, negli scambi e nelle comunicazioni (quello che in fondo è già stato nei periodi migliori del passato); ciò che rende la sua popolazione – tuttora sensibilmente legata alle radici rurali – aperta a chi e a quanto proviene dall’Abruzzo-Molise, dall’Italia, dall’Europa e dal mondo.